Mi contattano genitori di bambine e bambini piccoli, intendo dire di tre quattro anni, mi chiedono se è possibile venire per una prova.
Che dire tre quattro anni nella media sono pochi per iniziare a pattinare, ma sono l’età perfetta per consolidare schemi motori propedeutici al pattinaggio e in realtà a molte atre discipline sportive.
Intanto educare i bambini ad un impegno di tipo sportivo, è chiaro che prima si inizia ad orientare i piccoli all’attività motoria e meglio è, inoltre promuovere l’ attività motoria in gruppo ha una forte valenza di tipo sociale, stimola l’autoregolazione il rispetto delle regole, del gruppo e il confronto con i pari.
Che posto diamo in questo quadro alla competizione? La competizione deve essere improntata comunque al rispetto dell’altro, vissuta come stimolo al proprio miglioramento. Ma per i piccolissimi tutto sommato c’è tempo. Per loro è necessario un accompagnamento graduale finalizzato all’ascolto del proprio corpo immerso nello spazio, sperimentare l’efficacia dei movimenti, scoprire in termini consapevoli la capacità delle diverse andature, maturare una meta-cognizione in funzione del corpo in movimento, del corpo in posizione stazionaria, del proprio equilibrio.
Sono innumerevoli le possibilità quando affrontiamo l’argomento del corpo in movimento e della scoperta del sé e dell’altro, lo sport ci offre una varietà di possibilità entusiasmanti tutte all’insegna del gioco inteso come impegno serio, finalizzato e divertente, in un clima accogliente e in assenza di giudizio. Finché sono piccoli è un lusso che dobbiamo garantire loro.